Petizione per la beatificazione di don Dolindo Ruotolo
Ogni giorno presso la tomba di don Dolindo Ruotolo (1882-1970) nella Parrocchia di San Giuseppe dei Vecchi e Immacolata di Lourdes a Napoli pregano centinaia di pellegrini, provenienti non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo (Francia, Slovacchia, Inghilterra, America…) e soprattutto dalla Polonia ( fino a 500 pellegrini alla settimana dal paese di San Giovanni Paolo II). Chiedono e ottengono, attraverso l’intercessione del Servo di Dio, molte grazie. Dopo aver ‘incontrato” don Dolindo molti tornano ai sacramenti, anche dopo 20 anni di lontananza dalla Chiesa, i sacerdoti riprendono le forze, gli atei si battezzano, le persone malate e quelle che soffrono avvertono sollievo alle loro sofferenze, i divorziati tornano insieme dopo anni di separazione. Amate la Chiesa, perché la Chiesa è Gesù! – ripeteva padre Dolindo.
Don Dolindo Ruotolo si è offerto come vittima a Gesù per la Sua Santa Chiesa. Nella sua esistenza terrena, don Dolindo è stato calunniato e disprezzato da alcuni e amato da altri, ha vissuto enormi sofferenze congiunte al Crocifisso ed ha subito il vero martirio del cuore.
Sospeso per ben 19 anni, don Dolindo è rimasto fedele e eroicamente ubbidiente alla Chiesa fino alla fine. “Il mio segreto è Gesù Sacramentato” – ripeteva.
La testimonianza di don Dolindo è diventata la luce e la forza di molti per avvicinarsi a Cristo. Si verificano anche nuove vocazioni al sacerdozio, soprattutto in Polonia. Milioni di fedeli nel mondo hanno conosciuto don Dolindo e vivono affidandosi pienamente a Dio attraverso il famoso Atto di abbandono: “Gesù pensaci Tu!”, scritto, appunto, da padre Dolindo.
Padre Pio da Pietrelcina mandava tanti penitenti a don Dolindo. In una delle lettere scritte a don Dolindo lo stigmatizzato di San Giovanni Rotondo scrisse: “Niente di quanto è scaturito dalla penna di don Dolindo deve andar perduto. È un santo sacerdote!”
Ogni 19 del mese, in ricordo della sua morte, la Parrocchia in cui è ubicata la tomba di don Dolindo, è affollata da numerosissimi fedeli, che pregano e bussano alla tomba. La fama di santità di don Dolindo cresce in maniera esponenziale.
Per tale motivo, chiediamo al Santo Padre l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio.